Dermatologia / Rassegna stampa

Per combattere i tumori cutanei nuove terapie e prevenzione

Dermatologi a congresso, anche strumenti diagnostici sofisticati

Segreteria SIDeMaST, 03 Jul 2023 11:31

Per combattere i tumori cutanei nuove terapie e prevenzione

Diagnosi precoce grazie a strumenti sempre più sofisticati e non invasivi, nuove terapie e corretti stili di vita sono le armi più efficaci per prevenire i tumori della pelle, in particolare il melanoma.

Alla base di una giusta prevenzione c'è sempre la corretta fotoprotezione

Grazie alle ricerche sono stati sviluppati filtri solari su misura per ogni paziente. E' quanto emerge dal 97mo Congresso nazionale della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse in corso a Napoli nella Mostra D'Oltremare

"Le conoscenze che abbiamo oggi permettono una corretta diagnosi e gestione dei tumori della pelle, la cui incidenza purtroppo è in continuo aumento. Dettagli sempre nuovi sulla loro patogenesi e presentazione clinica hanno portato allo sviluppo di nuove terapie e tecniche diagnostiche per garantire ai pazienti una diagnosi precoce e una corretta gestione. Ma la prevenzione rimane sempre l'arma principale. E in questo scenario il dermatologo svolge un ruolo determinante: diventa non solo il medico in grado di saper riconoscere queste patologie, ma anche di prevenirle".

Così Massimiliano Scalvenzi, direttore della Scuola di specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell'Università Federico II e socio della SIDeMaST, presieduta dal prof. Giuseppe Argenziano.

Melanoma e "non-melanoma skin cancer", innanzitutto il carcinoma basocellulare e il carcinoma spinocellulare, sono le patologie sotto la lente della dermatologia oncologica. Una branca della dermatologia che si occupa di prevenzione, diagnosi precoce e trattamento dei tumori della pelle la cui incidenza è costantemente in aumento: il carcinoma basocellulare è diventato il primo tumore in Italia per incidenza, poiché colpisce 150 persone su 100.000 ogni anno, il melanoma fino a 10 persone su 100.000, con un tasso di mortalità di 5-6 persone su 100.000 ogni anno.

"Ma oggi il panorama di opzioni diagnostiche si è ampliato notevolmente - è stato rilevato nelle assise - partendo dal semplice esame clinico all'uso del dermatoscopio. Inoltre, le tecniche di diagnosi non invasiva a disposizione dei dermatologi sono diventate sempre più sofisticate e precise, tra queste la microscopia confocale in vivo e la Line-field Confocal Optical Coherence Tomography che permettono di diagnosticare la natura benigna o maligna di una lesione cutanea con un'accuratezza simile a quella di un esame istologico ma senza il trauma dovuto alle tecniche chirurgiche".

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